mercoledì 21 gennaio 2009

Gnocchi di zucca al curry


Questa è una ricetta che ho preso dal libro "Intolleranze Zero" di Irene Binaghi e Francesco Pincini per edizioni Tecniche Nuove.

E' una ricetta un po' lunga per cui è meglio prepararla quando non si ha fretta. I miei gnocchi sono venuti molto buoni ma compatti, non soffici e morbidi come quelli di patate. Forse la zucca era molto bagnata per cui ha assorbito tanta farina, appesantendo gli gnocchi.


Gnocchi di zucca al curry


  • 1,2 kg di zucca
  • farina di riso per ottenere un impasto liscio e compatto
  • sale
  • 150g panna di soia (io ho usato quella di avena perché quella di soia non mi piace)
  • 1 pizzico di curry
  • 250g zucchine
  • sale alle erbe
  • 1 cucchiaio olio EVO

Tagliare la zucca a pezzi, pulirla senza togliere la buccia e infornarla a forno preriscaldato a 180° per almeno 40 minuti.


Tagliare a cubetti piccoli le zucchine, cuocerle al vapore e condirle con un'emulsione di sale alle erbe, curry e olio EVO.


Togliere la zucca dal forno e lasciarla raffreddare. Raccogliere con un cucchiaio la polpa, metterla in una terrina, aggiungere il sale e la farina di riso, quanto basta per ottenere un impasto consistente e liscio (molto dipende dalla qualità della zucca).


Lasciare riposare e intanto far bollire una pentola di acqua salata.


Formare rotoli cilindrici non troppo spessi, poi con un coltello tagliare dei tronchetti, non troppo grandi. Aggiungere un filo d'olio all'acqua bollente e versare gli gnocchi pochi alla volta.


Quando vengono a galla disporli su uno strofinaccio di cotone ad asciugare. Intanto scaldare la panna e unirvi il curry. Saltare gli gnocchi con il sugo di curry e servirli caldi decorando con le zucchine.




lunedì 19 gennaio 2009

Lenticchie al tamarindo


Le lenticchie sono sempre buone anche se, alla fine, tendo a farle ogni volta nello stesso modo. Il tamarindo, con il suo gusto dolce ma un po' aspro, mi ricorda l'infanzia, quando d'estate si beveva acqua fredda con lo sciroppo di tamarindo o di amarena.
Questa ricetta, d'ispirazione indiana, viene ancora dal "Veganomicon" e piacerà sicuramente a tutti, con le sue spezie ed il sapore speciale. Io l'ho servita con un semplice riso pilaf, ma va bene anche da sola.

Lenticchie al Tamarindo
  • 3 cucchiai olio di cocco (penso che di oliva vada bene lo stesso)
  • 2 spicchi d'aglio tritati
  • 1 pezzetto di zenzero fresco, pelato e tritato
  • 1 cipolla grande tritata
  • 1 cucchiaino Garam Masala
  • pizzico di pepe di Cayenna
  • 220 g lenticchie secche messe a mollo per una notte
  • 440 ml brodo vegetale
  • 2 cucchiaini di sciroppo di tamarindo
  • 1 cucchiaio di sciroppo d'acero o di succo d'agave
  • 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
  • 1/2 cucchiaino di sale

In una pentola media fare riscaldare l'olio di cocco a fuoco medio e farvi soffriggere l'aglio e lo zenzero per 30 secondi. Aggiungere la cipolla e farla cuocere fino a quando non sarà diventata traslucida, 2-3 minuti. Versare il Garam Masala e il pepe di Cayenna e mescolare fino a quando le spezie non saranno fragranti. Aggiungere le lenticchie ed il brodo vegetale, portare a bollore e fare cuocere semi coperte per 25 - 30 minuti, mescolando di tanto in tanto; le lenticchie dovranno aver assorbito quasi tutto il liquido ed essere morbide. Nel caso fossero troppo secche, aggiungere un cucchiaio d'acqua.

In una piccola ciotola mischiare lo sciroppo d'acero, il tamarindo, il concentrato di pomodoro e il sale. Usare una spatola di gomma per recuperare tutto il contenuto e versarlo nelle lenticchie. Mescolare bene e fare cuocere per altri 4 minuti.

Correggere eventualmente di sale e servire caldo.

Zuppa di broccoli e patate

Altra ricetta tratta da "Vegan with a Vengeance".
Io amo molto la zuppa di patate e mi piacciono molto i broccoli. Ho pensato che una minestra che unisse i due elementi dovesse per forza essere buona. In effetti lo è, e il giorno dopo diventa ancora più saporita.
Le quantità sono libere, a seconda se si vuole più "broccolosa" o "patatosa".

Zuppa di broccoli e patate

  • 4-5 patate medie
  • 1-2 broccoli
  • mezza cipolla
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio d'oliva
  • brodo vegetale
  • sale
  • pepe
  • aneto fresco (facoltativo ma dà un tocco speciale)

Pelare le patate e tritare la cipolla e lo spicchio d'aglio; preparare il soffritto con la cipolla, l'aglio e l'olio. Una volta che si sono coloriti, aggiungere le patate e i broccoli tagliati a pezzi e coprire con il brodo vegetale. Fare cuocere per circa 20 minuti, fino a quando le patate si saranno disfatte.

Tritare il tutto con il mixer a immersione, correggere di sale e pepe e condire con una bella manciata di aneto fresco tritato.

mercoledì 14 gennaio 2009

Riso e cavolfiore


Lo so, negli ultimi giorni sto un po' esagerando con il riso. Ma cosa ci posso fare? E' buono, sta bene con tutto ed è relativamente veloce?
Oggi tocca ad un piatto dall'aroma molto indiano.

Riso e cavolfiore
  • 100 g riso basmati
  • 1 piccolo cavolfiore
  • 2 scalogni
  • 2 cucchiaini di curry
  • 1 cucchiaino d'olio d'oliva
  • brodo vegetale

Lavare e sciacquare il cavolfiore.

Tagliare gli scalogni a rondelle e soffriggerli nell'olio. Aggiungere il curry e far cuocere per circa 30 secondi. Versare il riso, farlo tostare per mezzo minuto e aggiungere il cavolfiore. Coprire il tutto con brodo vegetale e fare cuocere, a fuoco basso e con la pentola coperta, fino a quando il riso non sarà pronto, circa 15 minuti.

Riso e lenticchie


Questo è uno dei piatti che fa sempre mia mamma, specialmente d'inverno. E' una minestra buonissima e, se la si fa con la pentola a pressione, è anche velocissima. Inoltre non ha bisogno di ingredienti speciali; di solito il riso, una cipolla e una scatoletta di lenticchie ci sono sempre. Per farla con la pentola a pressione basta calcolare 8 minuti dal fischio.
Riso e lenticchie
  • 1 scatola di lenticchie
  • 1/2 cipolla
  • 3 cucchiai di riso
  • olio d'oliva
  • brodo vegetale (quanto basta per coprire il riso; la minestra deve restare un po' liquida)
  • sale
  • pepe

Tritare la cipolla e soffriggerla leggermente nell'olio, per un paio di minuti. Aggiungere le lenticchie, il riso e il brodo e fare bollire fino a quando il riso non sarà cotto, circa 20 minuti.

Condire con sale e pepe e servire.

venerdì 9 gennaio 2009

Budino di tapioca


Questo è un dessert molto light e molto delicato.

La ricetta originale è tratta da "I Dolci Naturali", di edizioni Tecniche Nuove, ma vi ho apportato alcuni cambiamenti.

La tapioca è la fecola ottenuta dalla radice di una pianta tropicale, la manioca. Ce ne sono due tipi una in perle (piccole perle bianche), e una farina vera e propria.


Budino di Tapioca


  • 100 gr tapioca in perle
  • 3 cucchiai di sciroppo d'acero
  • 250 ml latte di soia
  • 1 cucchiaio di melassa
  • 250 ml + 200 ml di acqua
  • 1 stecca di vaniglia
  • 50 g mandorle sgusciate
  • 1 pizzico di sale

Mettere la tapioca in una ciotola con i 200 ml d'acqua e lasciarla gonfiare fino a quando l'acqua non sarà stati assorbita quasi del tutto, circa 30 - 40 minuti.

Mettere a scaldare l'acqua e il latte, con il sale e la stecca di vaniglia fatta a pezzetti. Portare il tutto a bollore e poi aggiungere la tapioca. Riportare ad ebollizione e da questo momento calcolare 10 minuti a fuoco basso, mescolando spesso. Nel frattempo versare il cucchiaio di melassa sul fondo di uno stampo da budino e preparare dell'acqua bollente da utilizzare per la cottura a bagnomaria. Scaldare il forno a 180 gradi.

Trascorsi i minuti necessari aggiungere lo sciroppo d'acero e le mandorle e mescolare. Versare nello stampo con la melassa e posarlo in una teglia dai bordi alti piena, fino a circa metà dello stampo da budino, di acqua bollente. Informare la teglia e calcolare 40 minuti. Finita la cottura togliere dalla teglia e lasciare raffreddare per poi mettere il budino in frigo per un paio d'ore almeno.

Sformarlo e servire.

mercoledì 7 gennaio 2009

Orecchiette con le cime di rapa


Buon anno a tutti!!!
Eccoci di ritorno dalle vacanze, dalle abbuffate di cibo e di festeggiamenti. Spero che abbiate passato tutti delle buone feste e che vi siate riposati per bene.

Ora è il momento di riprendere il ritmo della vita quotidiana e della cucina leggera.

Per cominciare bene con i buoni propositi, cosa meglio delle orecchiette con le cime di rapa? Non so se questa sia la ricetta ufficiale, ma la mia mamma (che è mezza romana e mezza ligure e con la Puglia non c'entra niente) la fa così.

Naturalmente si possono anche usare i broccoli e qualunque tipo di pasta.


Orecchiette con le cime di rapa
  • 500 g di cime di rapa
  • olio EVO
  • 2 spicchi d'aglio
  • 1 peperoncino piccolo
  • sale
  • pepe
  • orecchiette (o altra pasta)

Lavare, tagliare e mettere le cime di rapa a lessare in poca acqua salata in una pentola coperta. Quando sono cotte, scolarle tenendo l'acqua da parte. Nel caso non fosse abbastanza, aggiungere altra acqua a quella di cottura e riportarla a bollore per cuocere la pasta.

Nel frattempo, in una padella, scaldare l'olio con il peperoncino e gli spicchi d'aglio. Io li tengo interi per poterli poi togliere, ma chi vuole li può tritare. Quando l'olio è caldo, facendo attenzione che l'aglio non bruci, aggiungere le cime di rapa e ripassarle fino a quando saranno ben insaporite. Condire con sale e pepe.

Una volta cotta la pasta, scolarla e versarla nella padella con la verdura; mescolare e fare scaldare ben bene il tutto per poi servirlo caldo, con un filo d'olio extra vergine.