mercoledì 24 dicembre 2008

Tartufini al cioccolato e buon Natale!


Questa è stata una sfida.


Dovevo preparare un dolce per un'amica celiaca, allergica alla soia e alle noci.

Spulciando libri vari, alla fine ho rielaborato una ricetta e ho inventato questi tartufini che sono comunque perfetti per le feste di Natale.

Ne approfitto anche per farvi gli auguri di buon Natale e di un buon anno e per dirvi che vado in vacanza e che ci risentiamo dopo l'Epifania!


Tartufini al cioccolato
  • 110 g latte di riso (o soia)
  • 300 gr cioccoalto fondente
  • 3 cucchiai di sciroppo d'acero
  • zucchero a velo per decorare

Scaldare sul fucoco il latte; quando comincia a bollire, togliere dal fuoco. Aggiungere il cioccolato a pezzi e mescolare bene fino a quando non sarà sciolto. Versare lo sciroppo d'acero.

Fare freddare e poi trasferire in frigo per tutta la notte.

Il giorno dopo, fare tante palline con le mani. Quando le mani diventano troppo calde e il cioccolato si scioglie, sciacquarle sotto l'acqua fredda.

Quando sono finiti, passarli nello zucchero a velo e mangiarli!

mercoledì 17 dicembre 2008

Farinata!


Questo periodo , tra il lavoro e le feste che si avvicinano, è molto intenso e ogni tanto un buon piatto tradizionale e confortante è quello che serve.

La farinata è uno dei nostri piatti preferiti; quando andiamo in Liguria ne mangiamo a quintali.
La ricetta è molto semplice ma serve un po' di tempo, dato che la pastella deve riposare minimo tre ore.

Con il forno a gas la farinata va fatta più sottile e i tempi di cottura sono più brevi, 1o -15 minuti, mentre con il forno elettrico va fatta più spessa e i minuti diventano 20 - 25. Mi raccomando, il forno deve essere molto, molto caldo e non bisogna usare la carta da forno - l'ho imparato sulla mia pelle dopo alcuni esperimenti mal riusciti.

Attenzione, è molto nutriente!

Farinata
  • 500 gr farina di ceci
  • 1,5 l acqua
  • sale
  • olio EVO
  • pepe

Versare l'acqua a filo nella farina mescolando in continuazione, facendo attenzione a non fare grumi.

Lasciare riposare per tre ore. Preriscaldare il forno. Eliminare la schiuma che si sarà formata in superficie. Aggiungere il sale.

Versare tre cucchiai di olio nella teglia e mischiare con la pastella con un cucchiaio di legno.

Infornare. La farinata sarà pronta quando avrà un bella crosticina marrone. Servire calda con tanto pepe nero.

mercoledì 10 dicembre 2008

Minestra di cavolo nero e cannellini


Il cavolo nero non è facile da trovare; il suo gusto a metà tra il cavolfiore e i broccoli non ha molti estimatori ma è l'ingrediente essenziale della ribollita toscana.

Stavolta volevo fare qualcosa di nuovo con il cavolo nero e così ho inventato questa zuppa, buona appena fatta ma ancora migliore il giorno dopo.

L'ideale per queste giornate fredde!

Come sempre, se si ha tempo si possono usare i fagioli secchi invece che quelli in scatola.


Minestra di cavolo nero e cannellini

  • 10 - 15 foglie di cavolo nero
  • 1 latta di fagioli cannellini
  • 1 carota
  • 1 cipolla
  • 2 piccoli spicchi d'aglio
  • brodo vegetale
  • olio d'oliva
  • pastina a piacere
  • sale
  • pepe

Preparare un trito con la carota, la cipolla e l'aglio e farlo soffriggere nell'olio, facendo attenzione che l'aglio non bruci.

Lavare il cavolo e tagliarlo a listarelle. Passarlo nel soffritto e farlo cuocere per cinque minuti.

Scolare e sciacquare i fagioli; unirli al resto dell verdure.

Coprire le verdure con il brodo vegetale; quando bolle aggiungere la pastina e fare cuocere per il tempo necessario (dai 9 ai 12 minuti, a seconda della pastina).

Controllare ed eventualmente condire con altro sale e il pepe.


mercoledì 3 dicembre 2008

Chili senza carne al mole


Ooops, scusate - ho combinato un piccolo pasticcio per cui ho saltato una settimana di post!!!
Ma adesso son di nuovo qui.
Era un po' di tempo che volevo fare qualcosa sul genere "chili", caldo e piccante.
Finalmente su "Vegan with a Vengeance" ho trovato la ricetta giusta (rielaborata secondo i miei gusti).
Il termine mole è usato nella cucina messicana per una serie di salse, di cui la più famosa è il mole poblano (tipico della cittò di Puebla), preparata con peperoncini secchi, cipolla, spezie e cacao o cioccolato.

Chili senza carne al mole
  • 1 cucchiaio di olio d'oliva
  • 1 cipolla tritata
  • 1 peperoncino
  • 2 spicchi d'aglio
  • 450 g seitan tagliato a pezzi piccoli
  • 1 pizzico di pepe di cayenna
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • 1/2 cucchiaino di cumino
  • 1 lattina pomodori in pezzi
  • 3 cucchiai cacao in polvere o 3 pezzi di cioccolato amaro
  • 1 cucchiaio melassa
  • 1 lattina fagioli borlotti
  • 300 ml brodo vegetale

Tritare la cipolla e farla soffriggere nell'olio con il peperoncino per due minuti; aggiungere l'aglio e il seitan e cuocere per altri 8 minuti. Mettere la cannella, il pepe di cayenna e il cumino e fare cuocere per un altro minuto, passato il quale versare il pomodoro, la melassa, i fagioli e il brodo vegetale.

Coprire e portare gentilmente a bollore; fare cuocere a fuoco basso per 30 minuti.

Una volta cotta, lasciare riposare per almeno 20 minuti prima di mangiare ma il giorno dopo sarà ancora più buona.

martedì 25 novembre 2008

Minestra di fagioli e farro




La ricetta originale è di Allan Bay ma io l'ho rielaborata per renderla più veloce e veganizzata. Se non si ha molto tempo si può fare con i fagioli in scatola, altrimenti si può fare benissimo anche con i fagioli secchi; quelli secchi vanno fatti cuocere prima.

Minestra di fagioli e farro

  • 1 scatola di fagioli borlotti
  • 1 scatola fagioli cannellini
  • 100 g farro
  • brodo vegetale
  • 1 piccola cipolla
  • olio d'oliva
  • pepe
  • 1 cucchiaio salsa di soia

Mettere a lessare il farro in acqua.

Mentre lui cuoce, tritare la cipolla e metterla a soffriggere nell'olio, per un paio di minuti. Aggiungere i borlotti sciacquati e tanto brodo per coprirli. fare bollire per una decina di minuti e poi passare con il tritiatutto ad immersione, fino ad ottenere una crema.

Aggiungere i cannellini e il farro e fare cuocere per un'altra decina di minuti. Condire con il pepe e la salsa di soia.

mercoledì 19 novembre 2008

Potage di carote



A molte persone non piacciono le carote cotte perché sono troppo dolci.Questa ricetta è perfetta per farle apprezzare anche dai loro detrattori!

Potage di carote

  • 1/2 chilo di carote
  • 1 cipolla piccola
  • 1 cucchiaino di curry
  • brodo vegetale
  • sale
  • pepe
  • olio d'oliva

Tritare la cipolla e sofriggerla nell olio fino a quando non sarà diventata trasparente; aggiungere il curry e farlo cuocere con la cipolla per un minuto circa.

Tagliare le carote a rondelle, cuocerle per una decina di secondi con la cipolla e versare tanto brodo quanto basta a coprirle.

Fare sobbollire per 20 minuti o fino a che saranno morbide. Frullare il tutto o passare le carote la passaverdure, correggere di sale e di pepe e servire.

lunedì 17 novembre 2008

Gratin di pasta e cavolfiore


Non sono un'amante delle paste al forno, forse perché spesso sono troppo pasticciate e vengono usate per "fare fuori" gli avanzi.
Questo è un buon modo per dare un volto e un gusto nuovo al classico cavolfiore, che io tendo sempre a fare lesso.
Gratin di pasta e cavolfiore
  • un piccolo cavolfiore
  • 200 g pasta corta
  • 500 ml besciamella vegan (fatta in casa o comprata)
  • margarina (per ungere la teglia)
  • paprika dolce
  • pepe
  • noce moscata
  • sale
  • 2 cucchiaini curcuma
  • pangrattato

Lessare il cavolfiore e la pasta un po' "al dente". Tagliare il cavolfiore a pezzetti, non troppo piccoli (circa come degli acini d'uva).

Nel frattempo ungere la teglia con la margarina e infarinarla con il pangrattato.

Insaporire la besciamella con il sale, il pepe, la curcuma, la paprika e la noce moscata.

In una ciotola versare la pasta, il cavolfiore e la besciamella e mescolare bene, in modo che tutto sia ricoperto dalla crema.

Versare nella teglia, facendo attenzione a non togliere lo strato di pangrattato. Conviene versare tutto in un colpo solo e poi spalmare il composto nella teglia.

Coprire con un bello strato di pangrattato.

Mettere in forno a 180° per 20 minuti e poi passare 10 minuti sotto il grill, stando attenti che non bruci.

Servire caldo.

lunedì 10 novembre 2008

Zuppa di polpette di matzoh

Questa ricetta l'ho presa direttamente da Vegan With A Vengeance.
La Matzoh Soup è un classico della cucina ebraico americana; il matzoh è il pane azzimo e si trova abbastanza facilmente nei supermercati, nella zona dei cracker e grissini. E' molto importante controllare che siano "vere", con il sigillo di qualità del Rabbinato, che assicura che siano fatte solo con acqua e farina di frumento.
E' una ricetta un po' laboriosa, da fare magari nel fine settimana, quando si ha tempo.
Zuppa di polpette di Matzoh
  • 175g farina di matzoh (circa 6 fogli)
  • 3/4 cucchiaino di sale
  • 3/4 cucchiaino pepe nero
  • 350 silken tofu duro
  • 2 litri brodo vegetale
  • 5 cucchiai olio EVO
  • 1 carota, pulita
  • un mazzetto di aneto o prezzemolo

Tritare le azzime in un mixer fino ad ottenere una farina sottile e condire con il sale e il pepe.

Spezzettare il tofu in un frullatore o mixer; frullarlo con 120 ml di brodo e l'olio, fino a quando sarà liscio.

Versare il tofu nella farina, assicurandosi che tutto sia umido. Grattare metà carota nell'impasto e distribuirla bene. Mettere in una ciotola, coprire con la pellicola e mettere in frigo, per almeno un'ora ma l'ideale è tutta la notte. Questo passaggio è molto, molto importante per evitare che le polpette si rompano nella cottura.

Quando si è pronti per fare le polpette, riempire una grande pentola , nella quale possano stare tutte le polpette senza toccarsi troppo, di acqua. Salarla, coprire la pentola e portare ad ebollizione.

Nel frattempo foderare un tagliere con carta da forno, per metter le polpette a mano a mano che si formano, in modo che non si attacchino alla superficie. Tenere a portata di mano uno straccio umido per pulirsi le mani mentre si fanno le palline.

Rimuovere l'impasto da frigo. Formare delle polpette compatte, grandi come delle noci, e allinearle sul tagliere. Quando tutte le palline sono pronte e ben allineate, metterle una o due alla volta con una schiumarola nell'acqua bollente. Farlo con molta calma, evitando che le polpette si tocchino o che si schiaccino tra di loro.

Quando tutte sono in posizione, mettere il coperchio e NON SOLLEVARE ASSOLUTAMENTE PER 40 MINUTI!!! Scusate il maiuscolo - compare già così nel libro- ma è molto importante sottolineare questo punto. Passati i 40 minuti, sollevare il coperchio. Le polpette saranno venute tutte a galla e ritorneranno a fondo dopo aver aperto il coperchio.

Adesso sono pronte per essere servite. Se volete che siano ancora più leggere, spegnete il fuoco e lasciate il coperchio e tenetele nell'acqua calda per un'altra ora. Così assorbiranno altra acqua e si espanderanno ancora un pochino.

Preparare il rimanente brodo in un'altra pentola. Grattare la restante mezza carota e aggiungere l'aneto o prezzemolo. Portare ad una leggera ebollizione e quando è caldo, preparare le scodelle dove servire le polpettine.

Prelevare con la schiumarola le polpette e sistemarne 3 o 4 in ogni scodella. Versare il brodo in modo da coprirle fino a metà Guarnire con aneto e prezzemolo e servirla a chi si ama.

Nel caso in cui non si servissero subito, le polpette possono essere tenute in frigo e poi ribollite prima di servirle. Si possono anche eventualmente surgelare, ma io non l'ho provato.

venerdì 7 novembre 2008

Aiuto ! Il dado di brodo di verdure

Aiuto! Questo è un post-sfogo senza ricetta perché ho bisogno di una mano.

Dato che non ho sempre il tempo per preparare il brodo di verdure, faccio spesso uso di dado vegetale.
Dopo averne provate varie marche, che non mi sono piaciute, ho optato per una marca vegan che compro a Londra.
Purtroppo venerdì è finito e ho dovuto comprarne uno al NaturaSì. Ho passato ben 10 minuti a scegliere, alla fine ne ho preso uno che mi sembrava buono e.... FA SCHIFO!!!!
Stavolta ho preso quello del Baule Volante, dopo avere già provato il Rapunzel e il Fior di Loto e vari altri. E anche stavolta mi ha fregato...
Quello inglese si chiama Marigold Swiss Vegetable Boullion Organic Vegan (senza lattosio) è in polvere e contiene: sale marino, estratto di lievito, *farina di riso, *sedano, *cipolle, *carote, *olio di palma non idrogenato, *curcuma, *prezzemolo (* da agricoltura biologica).
Non voglio fare la snob, ma tra tutti quelli che ho assaggiato, questo (che mi ha consigliato un amico) è il migliore anche se, purtroppo, contiene olio di palma.
Quello che più mi disturba nei dadi che ho sperimentato, è l'eccessiva presenza del sedano che, secondo me, dà un sapore troppo marcato, che spesso sovrasta quella della pietanza.
Naturalmente evito come la peste il GMS (glutammato monosodico) e i grassi idrogenati e cerco di evitare, ma alla fine è praticamente impossibile, l'olio di palma.
Vorrei proprio trovare qualcosa qui, per non essere costretta tutte le volte che vado in Inghilterra a fare la scorta. Inoltre non mi sembra che gli ingredienti del Marigold siano difficili e mi sembra assurdo che nessun dado nostrano riesca ad avere un gusto simile.
E voi cosa fate? A quale marca vi affidate per le vostre minestre o lo fate solo in casa? Aiutatemi a risolvere questo grave problema!! Grazie!

mercoledì 5 novembre 2008

Quinoa con zucca e patate


Cosa succede quando le uniche cose commestibili che si hanno sono della quinoa, un pezzo di zucca e un paio di patate?
Ma si crea questo magnifico piatto!!

E se si tostano anche dei semi di zucca, il tutto diventa ancora più allegro.

Le quantità sono "a naso".

Quinoa con zucca e patate
  • 1 piccola cipolla
  • 1 spicchio d'aglio piccolo
  • olio d'oliva
  • quinoa
  • 1/2 zucca fresca piccola
  • 2 patate piccole
  • brodo vegetale
  • 2 foglie di salvia
  • semi di zucca tostati
  • sale
  • pepe

In una pentola fare soffriggere la cipolla e l'aglio tritati con un po' d'olio d'oliva.

Quando la cipolla è traslucida, aggiungere la quinoa e la zucca e le patate tagliate a tocchetti. Versare il brodo vegetale e la salvia e fare cuocere a fuoco basso, fino a quando la zucca e la quinoa saranno cotte, circa 20 minuti. Insaporire con eventuale altro sale e pepe.

Decorare con i semi di zucca tostati.



giovedì 30 ottobre 2008

Stufato di zucca e spinaci con polenta ai semi di papavero

Una ricetta ideale per le giornate fredde e uggiose, che vi riscalderà con il suo
gusto indiano.
Molto dipende dalla marca di curry che si usa. Il mio è estremamente piccante (nonostante ci sia scritto "mild" sulla confezione) per cui il piatto era molto forte.
I semi di zucca tostati sono facoltativi ma danno un tocco allegro al piatto e poi fanno molto bene, sono pieni di ferro!
La ricetta l'ho trovata su una rivista di salute e fitness inglese, ma la polenta è una mia aggiunta.
Stufato di zucca e spinaci con polenta ai semi di papavero
  • 1 cipolla tritata
  • 2 piccoli spicchi d'aglio
  • 1 cm pezzo di zenzero fresco (no secco - il sapore cambia)
  • 2 cucchiai di curry
  • 1 piccola zucca
  • 150 ml passata di pomodoro
  • 200 ml brodo vegetale
  • 250 gr spinaci freschi
  • pepe nero
  • semi di zucca

In una casseruola grande versare 125 ml di acqua e fare cuocere 10 minuti con la cipolla, l'aglio e lo zenzero. Aggiungere il curry e proseguire la cotture per altri 2 minuti. Nel caso asciugasse troppo, versare altra acqua.

Mettere la zucca a pezzi, la passata, il pepe e il brodo nella pentola con il curry e far stufare per 20 minuti, fino a quando la zucca sarà morbida. Nel caso si asciugasse troppo, versare un altro po' di brodo.

Nel frattempo, tostare i semi di zucca. Attenzione che quando iniziano a scoppiettare possono saltare via!

Aggiustare di sale e pepe e aggiungere gli spinaci; fare cuocere per un altro minuto.

Per la polenta, aggiungere 4 cucchiai di semi di papavero e seguire le istruzioni sulla confezione.

Per la presentazione, fare una base di polenta sui singoli piatti, un secondo strato di stufato e la decorazione con i semi di zucca.

lunedì 27 ottobre 2008

Couscous ai pomodori secchi e aceto balsamico

Questa ricetta l'ho trovata un giorno su uno dei blog americani di cucina vegan che seguo, Cake Maker to the Stars.
E' molto veloce e superbuono, il MMV lo ama molto.
Dato che gli ingredienti sono più o meno sempre presenti nella mia dispensa, è la ricetta che faccio sempre quando non ho tempo o voglia di cucinare.
E' perfetto sia caldo, sia freddo e le quantità sono elastiche.

Couscous ai pomodori secchi e aceto balsamico
  • Couscous precotto
  • 6-7 pomodori secchi sott'olio
  • Basilico fresco
  • Pinoli
  • Aceto balsamico

Tagliare i pomodori, ben scolati, a pezzetti e metterli in una ciotola assieme al basilico tritato.

Fare bollire l'acqua per il couscous. Metterlo con i pomodori e il basilico, mischiare bene e versarci sopra l'acqua bollente. Far gonfiare il couscous, come da istruzioni sul pacchetto. Nel frattempo, tostare i pinoli in una padella senza olio. Attenzione, bruciano facilmente, ma iniziano a tostarsi dopo che sono diventati lucidi. Una volta gonfio, sgranare il couscous con la forchetta e aggiungere il sale. Insaporire con un cucchiaio di aceto balsamico e i pinoli tostati.

giovedì 23 ottobre 2008

Minestrina all'ebraica


Ecco una bella minestrina della tradizione ebraica, adatta a tutti quelli che amano la cipolla. La ricetta originale richiede quantità industriali di grasso d'oca o burro, ma questa é la mia versione vegan.


Minestrina all'ebraica
  • pastina
  • 2 cipolle
  • olio d'oliva
  • brodo vegetale
  • pepe nero

Tritare le cipolle e farle soffriggere a fuoco lento, fino a quando non diventeranno trasparenti.

Versare la pastina e farla insaporire e tostare un paio di minuti. Versare il brodo e fare cuocere fino alla cottura della pastina.

Servire calda con una bella grattata di pepe nero.

venerdì 17 ottobre 2008

Riso al curry e zucchine


Questa è una variante di una ricetta che trovai su un libro di cucina vegetariana anni fa, riso al curry con i piselli.


E' una ricetta che faccio spesso, quando ho fretta e non ho idee.


Le quantità sono libere, bisogna andare a occhio.




Riso al curry e zucchine




  • una piccola cipolla


  • 2 cucchiai di curry


  • 1 cucchiaio di curcuma (facoltativo)


  • 2 piccole zucchine


  • riso basmati


  • olio d'oliva


  • brodo vegetale


Tritare la cipolla e soffriggerla nell'olio, assieme al curry e alla curcuma, fino a quando non sarà traslucida. Tagliare a fette le zucchine e aggiungerle alla cipolla e alle spezie.



Aggiungere il riso, prima sciacquato nell'acqua fredda, e coprire il tutto con il brodo.



Far cuocere a fuoco basso e con il coperchio, fino a quando il riso sarà cotto ma ancora sgranato.



Nel caso il brodo fosse troppo poco e il riso si attaccasse, aggiungere altra acqua.

mercoledì 15 ottobre 2008

Purè di patate e salsina punk rock di ceci (mashed potatoes with punk rock chickpea gravy)


Mashed potatoes and gravy è un classico della cucina americana. Le mashed potatoes sono simili al nostro purè ma la differenza sostanziale sta nel fatto che vengono cotte già a pezzi e poi schiacciate con un attrezzo specifico, il "masher" appunto, per cui la consistenza è meno soffice della nostra versione.


Il gravy è una salsa fatta con il fondo di cottura dell'arrosto (tacchino, manzo, etc...) a cui si aggiunge un liquido (di solito brodo e farina) per farlo diventare una salsa cremosa.



Questa è la versione vegana tratta da Vegan with a Vengeance, con alcuni miei cambiamenti. L'autrice, Isa Chandra Moskowitz, definisce la ricetta punk rock perché contiene tutte le spezie che ci sono nella dispensa e può essere aggiustata a seconda dei gusti.


E' un piatto un po' lungo ma dà molta soddisfazione.

E' importante di usare latte di soia NON dolcificato/ aromatizzato.



Purè di patate e salsina punk rock di ceci

Purè



  • 1 kg patate

  • 3 cucchiai di margarina non idrogenata

  • 125 ml latte soia

  • 1 cucchiaino sale

  • pepe

  • noce moscata

Pelare e tagliare a cubetti le patate, metterle in una casseruola e coprire con acqua fredda. Portare ad ebollizione, aggiungere il sale, mettere il coperchio e fare cuocere per 20 minuti, fino a quando le patate saranno morbide.


Una volta cotte, scolarle e rimetterle nella pentola. Aggiungere la margarina e schiacciare con un masher o con una forchetta. Versare il latte e continuare a schiacciare fino a quando le patate saranno "gonfie". Condire con il pepe, sale e noce moscata ed eventuale altra margarina o latte, se necessario.


Gravy



  • 4 cucchiai di farina

  • ca. 600 ml acqua

  • 1 cucchiaio olio oliva

  • 1 cipolla piccola tritata

  • 1 spicchio d'aglio tritato

  • 300 g ceci secchi reidratati o 1 scatola

  • 2 pizzichi di cumino tritato

  • 2 pizzichi di paprica

  • 1 pizzico di rosmarino secco

  • 1 pizzico di origano secco

  • 1 pizzico di timo secco

  • 1 pizzico di coriandolo secco

  • 3 cucchiai di salsa di soia

  • succo di 1 limone

  • 4 cucchiai di lievito alimentare

Sciogliere la farina nell'acqua, facendo attenzione ai grumi.


Scaldare l'olio in una padella, aggiungere la cipolla e far soffriggere per un paio di minuti e poi aggiungere l'aglio.


Versare i ceci, schiacciandoli grossolanamente con una forchetta, e le spezie, le erbe, la salsa di soia e il succo di limone. Abbassare il fuoco e versare il liquido di acqua e farina, mischiando in continuazione fino a quando si sarà creata una salsa abbastanza spessa. Condire con il lievito alimentare e correggere eventualmente di sale.


Nel caso la salsa diventasse troppo spessa, aggiungere acqua e mischiare fino a che il liquido sarà assorbito.


mercoledì 8 ottobre 2008

Minestrina di cannellini e cipolla


Ok, oramai è ufficiale: e' arrivato l'autunno. Fuori c'è il sole ma in casa si gela, soprattutto la sera.
Quindi non c'è nulla di meglio di una buona e bollente minestrina. Stavolta, però, ho deciso di dare un tocco nuovo alla "solita minestrina", con i fagioli cannellini, il prezzemolo e un ingrediente segreto!!
Minestrina di cannellini e cipolla
  • 1 scatola di cannellini, sciacquati dal liquido di conservazione (se si ha tempo si può anche fare con i fagioli secchi, che però vanno fatti reidratare e cuocere per tempo)
  • brodo vegetale
  • 3 cucchiai di pastina da minestrina a piacimento
  • 1 cipolla rossa
  • olio d'oliva
  • 2 pezzetti di porcino secco
  • sale
  • pepe
  • prezzemolo

Tritare la cipolla e farla soffriggere nell'olio fino a quando non diventa traslucida. Aggiungere i cannellini e il fungo secco sbriciolato e fare rosolare un paio di minuti.

Versare il brodo e la pastina e fare cuocere fino alla cottura della pasta. Se la minestra diventasse troppo densa, aggiungere acqua.

A cottura ultimata condire con sale, pepe e una manciata di prezzemolo fresco.



giovedì 2 ottobre 2008

Gomasio


Il sesamo mi piace molto, in tutte le sue varianti: tahini, croccante, halva, etc...

Così un giorno ho comprato il gomasio, che è un condimento giapponese, molto usato nella cucina macrobiotica.

Devo dire che é buonissimo!!! Oramai si è affezionato anche il MMV e non c'è cena senza gomasio.

Dato che costa un putiferio, ed è composto da solo due ingredienti, mi sono detta "perché non farlo in casa"?

Ecco, fatto!!!

Dopo lunghe ricerche su internet ho scoperto che la giusta proporzione per me è di 28 (sesamo) a 1 (sale), per cui fate voi (cucchiai, cucchiaini, bicchieri, secchielli,...).

Questa è la ricetta:

Gomasio
  • semi di sesamo
  • sale grosso

Tostare, a seconda dei gusti, il sesamo in una padella. Attenzione che scoppietta e vola via, per cui è meglio mettere un paraschizzi o un coperchio per evitare di ritrovarselo per tutta la cucina. Non farlo tostare troppo altrimenti prende un gusto che il MMV definisce "pelle di pollo bruciacchiata".

Tritarlo in un tritatutto assieme al sale; deve essere abbastanza polverizzato, ma non troppo. Et voilà, il gomasio è pronto.

E' ottimo per condire tutte le insalate e le verdure lesse.

lunedì 29 settembre 2008

Bento mania!!!






Preparasi... questo è un post con molte foto.




Ritornata alla routine normale, ritorno anche alle sane abitudini di portarmi il pranzo da casa. Stavolta però mi sono armata di tutto l'essenziale per farmi un vero bento lunch, ovvero il pranzo alla giapponese con le scatolette giapponesi.


Non son ancora una professionista ma diciamo che me la cavo.


Ecco il mio bento:




  • scatola bianca a due ripiani - piano sopra avanzo di Soupe Saharienne, piano sotto macedonia di pesca.


  • scatola azzurra con fiorellini - insalata con pomodori (quella cosa marrone in basso a sinistra è la mia bottiglietta porta salsa di soia a forma di ippopotamo)


  • primo piano sull'ippopotamo


  • bento chiuso nel suo sacchettino


Adesso dovrò sbizzarrirmi in nuove creazioni e altrettante foto!

giovedì 25 settembre 2008

Sono in partenza

Ciao a tutti!
Oggi sono in partenza per Parigi (la città dove essere vegani è praaticamente impossibile...) per lavoro. Tornerò il 4 ottobre.
Ho programmato un apio di post, ma mom sarò in grado di leggere i commenti.
Spero di non mancarvi troppo e di tornare con molte idee!!
Un abbraccio a tutti!!

mercoledì 24 settembre 2008

Minestra d'autunno


Arriva l'autunno, le temperature si abbassano e la voglia di minestre calde cresce.


Ieri mi son fatta tentare da una confezione di funghi gallinacci (o finferli) e avevo pensato di farli in padella con olio, aglio e prezzemolo. Sfogliando una vecchia rivista di Martha Stewart, però ho trovato una nuova ricetta e mi sono fatta tentare.




Minestra d'Autunno

  • 2 scatole di fagioli (borlotti o cannellini)

  • funghi gallinacci

  • 1/2 pugno di porcini secchi

  • 1 spicchio d'aglio

  • 1 piccola cipolla

  • brodo vegetale

  • olio d'oliva

  • pepe

  • 1 rametto di rosmarino fresco (o secco)

Mettere i funghi secchi nell'acqua calda per 15 minuti e, nel frattempo, pulire i funghi freschi con uno strofinaccio umido e togliere le eventuali parti terrose. Tagliarli a pezze, mantenendo quelli più piccoli interi.

Tritare l'aglio e la cipolla e metterli a soffriggere in una pentola con un po' d'olio. Quando la cipolla sarà diventata traslucida, 5 - 10 minuti, aggiungere i fagioli, i funghi freschi a pezzi e quelli secchi, scolati, asciugati e tritati. Versare il brodo e il rosmarino e fare cuocere per 15 minuti circa.

Condire con una bella macinata di pepe.

lunedì 22 settembre 2008

Soupe Saharienne - zuppa di miglio e paprica


Quest'estate abbiamo fatto una settimana di vacanza in Tunisia.

Durante una splendida gita nel Sahara, con notte passata nelle tende nel deserto, abbiamo assaggiato una zuppa al miglio molto gustosa.

Ho cercato di ricrearla e penso di esserci andata molto vicino.

Probabilmente in quella tunisina c'era brodo di carne (non ho voluto indagare, seguendo la regola di un mio amico inglese vegetariano..."nel dubbio, non chiedere!" Poi una volta che al ristorante greco ha mangiato un dolmades ripieno di carne si è scolato 3 bicchieri di vino per riprendersi dallo shock... ;)) ma la mia versione è rigorosamente vegan.

In onore del deserto, luogo veramente magico e con il cielo più stellato che abbia mai visto, l'ho battezzata Soupe Saharienne, ma potete anche chiamarla zuppa di miglio e paprica.


Soupe Saharienne
  • 1 piccola cipolla
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio d'oliva
  • 150 ml brodo vegetale
  • 50 gr miglio
  • 2 cucchiai concentrato di pomodoro
  • 1 cucchiaino di paprica dolce (o meno, a seconda dei gusti) mi raccomando, che sia DOLCE!!
  • 1 pizzico di cannella
  • 1 cucchiaino di miso sciolto in acqua calda
  • sale

Tritare l'aglio e la cipolla e metterli a soffriggere in una casseruola con un po' d'olio.

Quando le cipolle saranno traslucide, aggiungere la paprica e il miglio e fare tostare per un paio di minuti.

Aggiungere il brodo e il concentrato di pomodoro e fare cuocere fino a quando il miglio sarà pronto, circa 20 minuti. Nel caso asciugasse troppo, aggiungere acqua.

A cottura ultimata, mettere il miso e il pizzico di cannella.

Nel caso fosse poco saporita, aggiustare di sale.


venerdì 19 settembre 2008

Budino di riso indiano


Ho trovato questa ricetta su un numero di Yoga Journal americano e l'ho subito veganizzata.
E' una crema di riso densa, non proprio un budino, con un sapore decisamente indiano.
Si può gustare tiepida o fredda.
L'acqua di rose è facoltativa ma gli dà un sapore molto speciale.
Budino di riso indiano
  • 1/2 l latte di soia
  • 2 stecche di cannella
  • 3 cucchiai di zucchero
  • pizzico di sale
  • 325 g riso basmati cotto (al dente)
  • 1 cucchiaio acqua di rose alimentare (non quella per tonificare il viso)
  • pistacchi (senza buccia)
  • Noce moscata grattata

In una casseruola portare il latte e le stecche di cannella ad ebollizione; abbassare il fuoco al minimo e fare bollire per 20 minuti.

Aggiungere lo zucchero, il pizzico di sale e il riso e lasciare a cuocere, fino a quando avrà raggiunto la consistenza di una crema molto densa. Controllare sempre che la crema non si attacchi alla pentola!

Versare nelle coppette - quando si è raffreddata insaporire con l'acqua di rose.

Far raffreddare e guarnire con una grattata di noce moscata e una spruzzata di pistacchi.

mercoledì 17 settembre 2008

Patate saltate

Questa ricetta è un cavallo di battaglia di mia zia. In effetti è un modo buonissimo di fare la patate che diventano croccanti fuori e morbide dentro, quasi, ma non proprio, fritte.
Rispetto alle patate fritte tradizionali questa ricetta usa molto meno olio e quindi non si sporca si "impuzzisce" la casa.
E' importante usare una padella aderente, altrimenti non si forma la meravigliosa crosticina, e non mettere troppe patate, perché non riescono a cuocersi bene!

Patate saltate
  • 2-3 patate
  • olio d'oliva
  • sale
  • pepe

Tagliare a fette le patate.

Mettere, in una padella abbastanza grande, un bel po' di olio a coprire il fondo della padella. Non deve essere uno strato spesso di olio, non devono veramente friggere.

Riscaldare l'olio e quando è bello caldo, mettere con cura le fette di patate (attenzione agli schizzi di olio bollente!!). Girare le fette per bagnarle tutte uniformemente di olio, abbassare il fuoco al minimo, mettere un coperchio o, meglio ancora, un paraschizzi, e far cuocere, girando di tanto in tanto, per 40 minuti.

Alla fine le patate dovranno essere croccanti e colorite fuori e morbide dentro.

Condire con sale e pepe macinato a piacimento!

lunedì 15 settembre 2008

Pasta con il sugo di porcini

Domenica - a Milano clima polare. Siamo passati dai 26 ai 14 gradi, così ,di botto.
Un clima che mi fa venire voglia di cibo autunnale e caldo.
Cosa c'è di più autunnale dei funghi? Al momento nella mia dispensa ho solo quelli secchi, ma sono buonissimi lo stesso.
Ho usato il sugo per condire degli gnocchetti sardi e devo dire che l'abbinamento è stato molto apprezzato, anche dal MMV.

Pasta con sugo di porcini
  • una grossa manciata di porcini secchi
  • uno spicchio d'aglio
  • una piccola cipolla
  • pomodoro in scatola
  • olio d'oliva
  • salvia fresca a piacere
  • sale
  • pepe

Fare rinvenire i funghi secchi, mettendoli in una ciotolina con un po' di acqua calda per 10 minuti circa.

Preparare il trito di cipolla e aglio e mettere a soffriggere con l'olio, fino a quando la cipolla diventa traslucida. Attenzione a non far bruciare l'aglio - diventa amaro!

Scolare i funghi, strizzarli e tagliarli a pezzetti e metterli con il trito di cipolla e aglio. farli rosolare per 5 minuti circa e poi aggiungere il pomodoro.

Fare andare il sugo fino a quando si rapprende, una 20 di minuti.

Quando il sugo è pronto, aggiungere la salvia e poi la pasta. Condire bene la pasta nella pentola del sugo e servire.

venerdì 12 settembre 2008

Minestrina di miglio

Sarà che nel mio ufficio c'é l'aria condizionata a -15°, sarà che il sole adesso tramonta presto per cui se mangi sul terrazzo alle 20.15 non vedi più nulla, sarà l'aria di autunno, ma ieri avevo una gran voglia di minestina calda e, come diceva mia nonna, rincuorante.

Questa minestrina di miglio è una specie di classico a casa mia e anche il MMV l'apprezza molto.
Inoltre, il miglio fa tanto bene...

Minestrina di miglio
  • 3 bicchieri di brodo vegetale
  • 3 cucchiai di miglio
  • 1 foglia di alloro
  • 1 piccola cipolla
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio EVO
  • pasta di miso

Tritare l'aglio e la cipolla e farli soffriggere nell'olio, fino a quando la cipolla diventa traslucida.

Aggiungere il miglio e farlo tostare per 5 minuti; poi versare il brodo vegetale con la foglia di alloro.

Fare cuocere a pentola coperta e a fuoco medio per circa 20 minuti, fino a quando i chicchi di miglio saranno "esplosi", cioè sembreranno dei piccoli fiocchi. Finita la cottura, fare sciogliere un cucchiaio di pasta di miso in mezzo bicchiere d'acqua calda e aggiungere il liquido alla minestra.

Nel caso fosse ancora troppo densa, aggiungere altra acqua.

mercoledì 10 settembre 2008

Tofu con salsina verde

Devo fare una premessa: non sono un'amante del tofu. Non so mai come cucinarlo e tutte le volte che ci provo, alla fine non sa mai di niente.
Avevo una confezione di tofu che si stava avvicinando alla scadenza e così, pensa che ti ripensa, ho inventato una salsina per renderlo più gustoso.

Il risultato è stato positivo, anche se molto, molto piccante!
Purtroppo non era molto fotogenico, per cui niente foto ;) !

Tofu con salsina verde
  • 1 panetto di tofu solido
  • capperi sotto sale
  • olio EVO
  • salsa di soia
  • 1 spicchio d'aglio (il mio era ENORME per cui alla fine la salsa è risultata molto, molto piccante)
  • prezzemolo

Dissalare i capperi sciacquandoli bene. Tagliare il tofu a cubetti.

Frullare l'olio, i capperi, l'aglio, il prezzemolo e la salsa di soia.

Versarla sopra al tofu, mescolare bene e, se possibile, lasciarla a marinare una notte.

Si può anche mangiare subito, ma il giorno dopo il sapore è più ricco.

E voi, che rapporto avete con il tofu?

lunedì 8 settembre 2008

Eccomi di ritorno - Farro al pesto

Scusate il ritardo - sono tornata!
Purtroppo mi sono ammalata durante le vacanze e poi, appena ripreso a lavorare, sono dovuta correre a Londra. Ma adesso sono di nuovo in azione e vi propongo un ricetta veloce (senza foto).

Di ritorno dal mare ho portato un bel mazzo di basilico con il quale ho fatto subito un bel pesto.
Non avevo però voglia della solita pasta, per cui ho pensato di aggiungerlo a del farro lesso, per una specie di "farrotto" al pesto.

Farro al pesto
  • pesto
  • farro lesso
  • pomodoro
  • olio

Lessare il farro secondo le indicazioni della scatola; preparare il pesto. Tagliare a cubetti un pomodoro

Scolare il farro e condire con il pesto e il pomodoro. Nel caso fosse troppo secco, aggiungere un pò d'olio.

E' molto buono tiepido.

lunedì 1 settembre 2008

Mhhh... voglia di biscotti - chocolate chpis all'orizzonte!!



Non vi spaventate, il biscotto della foto è oggettivamente grande, ma il piatto in realtà è piccolo!

Oggi il MMV era un po' triste, ho pensato di tirargli su il morale facendo dei biscotti. Dato che è un appassionato di cioccolata, cosa c'è di meglio che i chocolate chip cookies? Ogni volta che andiamo in America ci abbuffiamo di Chips Ahoy!, ma non c'è confronto con i biscotti fatti in casa.

Cercando tra i miei libri, ho trovato una bella ricetta su Vegan with a Vengeance e ve la propongo di seguito:

Chocolate Chip Cookies (a me ne sono venuti 36 abbastanza grandini)
  • 225 g margarina non idrogenata a temperatura ambiente
  • 250 g zucchero
  • 1 cucchiaio melassa (io ho usato il malto d'orzo)
  • 2 cucchiaini di estratto di vaniglia
  • 500 g farina
  • 1 cucchiaino bicarbonato
  • 1 cucchiaino sale
  • 200 g gocce di cioccolato

Riscaldare il forno a 180°.

Frullare insieme la margarina e lo zucchero fino a quando si ottiene un composto soffice. Versare l'essenza di vaniglia e la melassa. Aggiungere la farina, il bicarbonato e il sale e mischiare bene. Incorporare a mano (senza frullatore) le gocce di cioccolato.

Mettere l'impasto a cucchiaiate su una teglia foderata di carta da forno, mantenendo circa 5 cm di distanza tra un biscotto e l'altro.

Fare cuocere per 10 minuti o finché i biscotti non saranno coloriti.

Tirare fuori dal forno e farli raffreddare per 5 minuti. Poi spostarli a raffreddare su una grata, in modo che l'aria circoli anche sotto e diventino croccanti.

Chomp... chomp... sono veramente buonissimi!!!







venerdì 29 agosto 2008

Torta di pomodori


Quando la stagione dei pomodori è la suo massimo, questa torta è deliziosa.

E' una ricetta che ho trovato un po' di anni fa su un numero di Martha Stewart Living e riscuote sempre successo.

Torta di pomodori
  • 1 -2 pomodori maturi
  • 1 grosso scalogno
  • olio EVO
  • maggiorana
  • sale
  • pepe
  • pasta sfoglia o brisee

Tritare lo scalogno e metterlo in una ciotolina con il sale, pepe, la maggiorana e l'olio.

Preriscaldare il forno a 180°.

Stendere la pasta nella tortiera, possibilmente di quelle che si aprono, e posizionare le fette di pomodoro. Mettere il trito di scalogno negli spazi vuoti e quello che avanza sopra i pomodori.

Infornare la torta e farla cuocere per 20 minuti, finché sarà bella dorata.

Aspettare che sia tiepida per servirla.

lunedì 25 agosto 2008

W le vacanze!!!!

Ciao a tutti!!
Volevo informarvi che questa settimana vado in vacanza! Finalmente!!
Spero di tornare riposata, con le lentiggini e piena di energie per affrontare l'inverno e, naturalmente, con tante idee per il blog!

Ci risentiamo il 2 di settembre!

venerdì 22 agosto 2008

Pomodori con riso


D'estate questa ricetta è un classico (assieme ai pomodori al gratin): prima li faceva nonna, adesso mia zia ma, come dicono le mie zie e mia mamma, "come li faceva nonna non li fa nessuno" (ovvero, la mia bisnonna Bianca). Lo stesso discorso vale anche per i cappelletti di Natale (ma per quello farò un post apposito...).

E' una ricetta di famiglia tramandata di generazione in generazione, che sfrutta l'abbondanza di pomodori e viene meglio se si fa in gruppo per svariati motivi: uno, si velocizza tutto il processo e due, si chiacchiera e ci si diverte.


Le dosi sono libere, tutto dipende da quanti pomodori si hanno a disposizione e quante persone li mangeranno. Per fare un esempio noi eravamo in 7 e abbiamo fatto 20 pomodori, di cui alcuni piccoli e altri enormi. Naturalmente sono avanzati - sono buonissimi il giorno dopo!!


Pomodori col riso

  • pomodori
  • riso arborio
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio EVO
  • sale
  • pepe
  • prezzemolo
  • basilico fresco
  • cannella
  • patate

Tagliare i pomodori lasciando intatto il "tappo"; svuotarli e tenere la polpa e il liquido da parte in una ciotola. Mettere del sale nei pomodori e girarli a testa in giù su un piatto o, meglio ancora, su una griglia sul lavandino, in modo che perdano l'acqua.

Nel frattempo pelare e tagliare a stecchette o quadretti una o due patate e tenerle nell'acqua fredda.

Passare al setaccio o al passaverdura il liquido e la polpa dei pomodori. Aggiungere il sale, il pepe, l'aglio spremuto, il prezzemolo e il basilico tritati e un pizzico di cannella. Assaggiare e, eventualmente, correggere.

Calcolare circa un pugno di riso per persona più uno "per la pentola" e versarlo nel liquido dei pomodori.

Posizionare i pomodori, se possibile su una tortiera con bordi alti bagnata prima con un po' d'olio, e riempire gli spazi vuoti con le patate. Versare la mistura di riso e pomodoro nei pomodori e chiudere con i tappi messi da parte in precedenza.

Condire con sale e olio e mettere in forno, precedentemente scaldato, a 220° per almeno 40 minuti.

I pomodori sono cotti quando il riso ha assorbito tutto il liquido ed è diventato solido.

Purtroppo questa ricetta non viene mai nello stesso modo perché ogni anno i pomodori sono diversi, ma vale sempre la pena farla ;).

Per noi è un sapore che ci ricorda l'infanzia!!



mercoledì 20 agosto 2008

VGT Omnivore's hundred

I'm sorry for my Italian readers to write this in English, but I have discovered at Very Good Taste this interesting list of things that every omnivore should eat.
Well, now I don't eat meat and any other animal related stuff but unbtil a year ago I did eat meat (though not fish/ crustaceans/ anything living in the water/organs - I never liked the taste) and so I've included all the things I ate or tasted.

What you have to do:
1) Copy this list into your blog or journal, including these instructions.
2) Bold all the items you’ve eaten.
3) Cross out any items that you would never consider eating.
4) Optional extra: Post a comment at www.verygoodtaste.co.uk linking to your results.
Unfortunately it seems that the "cross out" option has disappeared from my blog, so tI've used Italics for the things I will never have! Sorry...

The VGT Omnivore’s Hundred:

  1. Venison
  2. Nettle tea
  3. Huevos rancheros
  4. Steak tartare
  5. Crocodile
  6. Black pudding
  7. Cheese fondue
  8. Carp
  9. Borscht
  10. Baba ghanoush
  11. Calamari
  12. Pho
  13. PB&J sandwich
  14. Aloo gobi
  15. Hot dog from a street cart
  16. Epoisses
  17. Black truffle
  18. Fruit wine made from something other than grapes
  19. Steamed pork buns
  20. Pistachio ice cream
  21. Heirloom tomatoes
  22. Fresh wild berries
  23. Foie gras
  24. Rice and beans
  25. Brawn, or head cheese
  26. Raw Scotch Bonnet pepper
  27. Dulce de leche
  28. Oysters
  29. Baklava
  30. Bagna cauda
  31. Wasabi peas
  32. Clam chowder in a sourdough bowl
  33. Salted lassi
  34. Sauerkraut
  35. Root beer float
  36. Cognac with a fat cigar
  37. Clotted cream tea
  38. Vodka jelly/Jell-O
  39. Gumbo
  40. Oxtail
  41. Curried goat
  42. Whole insects
  43. Phaal
  44. Goat’s milk
  45. Malt whisky from a bottle worth £60/$120 or more
  46. Fugu
  47. Chicken tikka masala
  48. Eel
  49. Krispy Kreme original glazed doughnut
  50. Sea urchin
  51. Prickly pear
  52. Umeboshi
  53. Abalone
  54. Paneer
  55. McDonald’s Big Mac Meal
  56. Spaetzle
  57. Dirty gin martini
  58. Beer above 8% ABV
  59. Poutine
  60. Carob chips
  61. S’mores
  62. Sweetbreads
  63. Kaolin (I drank it)
  64. Currywurst
  65. Durian
  66. Frogs’ legs
  67. Beignets, churros, elephant ears or funnel cake
  68. Haggis
  69. Fried plantain
  70. Chitterlings, or andouillette
  71. Gazpacho
  72. Caviar and blini
  73. Louche absinthe
  74. Gjetost, or brunost
  75. Roadkill
  76. Baijiu
  77. Hostess Fruit Pie
  78. Snail
  79. Lapsang souchong
  80. Bellini
  81. Tom yum
  82. Eggs Benedict
  83. Pocky
  84. Tasting menu at a three-Michelin-star restaurant.
  85. Kobe beef
  86. Hare
  87. Goulash
  88. Flowers
  89. Horse
  90. Criollo chocolate
  91. Spam
  92. Soft shell crab
  93. Rose harissa
  94. Catfish
  95. Mole poblano
  96. Bagel and lox
  97. Lobster Thermidor
  98. Polenta
  99. Jamaican Blue Mountain coffee (I don't drink coffee)
  100. Snake

And you, what do you think of these foods?

Melanzane al prezzemolo e salsa di soia


Avevo due melanzane che stavano tirando le cuoia. Io non sono un'appassionata ma il MMV le ama molto per cui volevo trovare un modo rapido e veloce con cui prepararle.

Quella che segue la ricetta che ho inventato:

Melanzane al prezzemolo

  • 2 melanzane piccole (o 1 grande)
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio EVO
  • salsa di soia
  • pepe
  • prezzemolo

Tritare l'aglio e metterlo a soffriggere con l'olio.

Tagliare a cubetti le melanzane e metterle nella padella con l'olio e l'aglio. Farle rosolare per un paio di minuti a fuoco medio e poi abbassare la fiamma al minimo e chiudere con il coperchio. Far stufare per una decina di minuti .

Una volta pronte, aggiungere il prezzemolo, il pepe e la salsa di soia.

A chi non piace la soia,il sale va benissimo, ma trovo che la salsa di soia dia un sapore più "pieno" e anche il MMV approva.

lunedì 18 agosto 2008

Riciclo di verdure

Stasera non avevo voglia di cucinare ma dovevo fare assolutamente delle verdure che, altrimenti, avrei dovuto buttare.
Ecco allora cosa ho inventato:
Padellata estiva di verdura con couscous
  • 2 peperoni rossi
  • 3-4 carote (a seconda delle dimensioni)
  • 4 porri piccoli
  • 1 spicchio d'aglio tritato
  • prezzemolo (fresco o secco)
  • 1 bicchiere di brodo vegetale
  • olio
  • sale
  • couscous

Tritare l'aglio e tagliare a rondelle i porri; fare rosolare in una padella con l'olio per 5 minuti.

Aggiungere i peperoni tagliati a striscioline e le carote a rondelle e fate insaporire per un paio di minuti. Versare il bicchiere di brodo vegetale, chiudere con un coperchio e fare stufare il tutto per 15 - 20 minuti a fuoco lento, finché le verdure saranno morbide e si sarà creato un bel sughetto denso.

Nel frattempo, preparare il couscous seguendo le istruzioni della scatola.

Quando le verdure sono cotte, correggere eventualmente di sale e spolverare con il prezzemolo.

Servire sul couscous.

E' un piatto veloce e gustoso, l'ideale per utilizzare le verdure estive"orfane" in frigo.

venerdì 15 agosto 2008

Macedonia di melone




Quando fa caldo non c'è niente di meglio di un buon melone fresco, solo che ogni tanto si ha voglia di provarlo in altri modi.

Questa che segue è un ricetta veloce e facile:

Macedonia di melone
  • 1 melone
  • yogurt di soia alla vaniglia (se non si trova si può usare quello bianco con zucchero e i semi di una stecca di vaniglia)
  • 3 cucchiai zucchero
  • qualche foglia di menta
  • dei ciuffetti di foglie di menta per decorare

Tagliare il melone a cubetti, aggiungere lo zucchero e qualche foglia di menta spezzettata e mettere in frigo per un paio d'ore.

Prima di servire, tirare fuori dal frigo la macedonia di melone, dividerla in coppette singole e decorare con una cucchiaiata di yogurt e un ciuffetto di foglie di menta.

giovedì 14 agosto 2008

Salsa di soia

Ultimamente mi è capitato spesso di trovare ricette che richiedono l'uso della salsa di soia e così mi sono decisa a comprarne una confezione.
Questo tipo di salsa è molto usata in tutta la cucina orientale, soprattutto cinese e giapponese, e serve ad insaporire i piatti sia a freddo sia a caldo, una specie di sostituto di dado e sale.
Fondamentalmente la ricetta di base è uguale per tutti i paesi: fagioli di soia e eventualmente cereali, sono messi a fermentare con un lievito particolare (Aspergillus Oryzae) fino a produrre un liquido marrone, più o meno vischioso.
Ci sono tipi diversi di salsa, anche molto differenti tra loro: da quelle liquide e delicate a quelle sciroppose e molto saporite.
Fattore comune a tutte è il sale. Tutte, infatti, sono molto salate e quindi non sono adatte a chi segue una dieta iposodica. Ne basta molto poca.
Inoltre è sconsigliata anche chi è intollerante al glutine, perché spesso assieme alla soia si usa il grano, specialmente nelle salse giapponesi.
Detto questo, la scelta è molto ampia. Oramai la si trova a anche al supermercato.
Da qui la domanda, come orientarsi?
Avevo letto da qualche parte che spesso nelle salse di soia industriali invece della fermentazione, si preferisce un procedimento più veloce e a buon mercato, l'idrolizzazione delle proteine della soia, che però produce dei complessi chimici che pare possano essere pericolosi.
Allora ho seguito la solita buona regola dell'etichetta degli ingredienti: meno possibili e tutti riconoscibili.
Per cui alla fine ho presa una confezione piccola (so che mi durerà un sacco di tempo ;) ) di shoyu della Lima.
Adesso devo provarla e vi racconterò i risultati che ho ottenuto!

mercoledì 13 agosto 2008

Colazione inglese - crema di avena


Con una giornata uggiosa e piovosa come quella di oggi, niente di meglio che una bella colazione all'inglese.

No, non salsicce e uova ma un bel tè (verde) e la crema d'avena.

La crema d'avena (che non chiamo porridge per non risvegliare in alcune persone traumi giovanili) è leggera e veloce e può essere arricchita con tutto quello che piace: frutta fresca, frutta secca, noci, semi, cacao e spezie.

Questa è la mia versione base:

Crema d'avena
  • 50 g fiocchi d'avena
  • 100 g acqua
  • pizzico di sale
  • latte di soia
  • cannella
  • sciroppo d'acero

Mettere a bollire l'acqua; una volta raggiunto il bollore, mettere il pizzico di sale, l'avena e la cannella (a piacere). Abbassare il fuoco e far cuocere per 5 minuti, fino a quando la crema sarà densa.

Aggiungere un paio di cucchiai di latte di soia, mescolare bene.

Infine, addolcire con sciroppo d'acero e gustare tiepida.

venerdì 8 agosto 2008

Vegan witha Vengeance

Nel mio ultimo soggiorno londinese sono riuscita ad accaparrami una copia di Vegan with a Vengeance, altra pietra miliare della cucina vegan.

Peccato che non ci siano foto ma a parte questa piccola pecca il libro é molto carino e non vedo l'ora di sperimentare le ricette.

Quello che mi piace di questo libro, ma vale anche per Veganomicon, è che non usa ingredienti troppo strani; molte delle ricette utilizzano prodotti che si trovano in ogni normalissimo supermercato di paese.
Certo qua e là saltano fuori seitan, tempeh, tofu e lievito alimenetare, ma d'altronde è un libro vegan per cui non puoi escluderli del tutto ;).

Pasta al vegapesto

Scusate l'assenza ma il solito rush lavorativo di fine luglio/ inizio agosto mi ha risucchiata, ma niente paura, sono tornata!!

Stasera, mentre mi apprestavo a preparare la cena, mi sono accorta che il frigo era vuoto. C'era solo un po' d'insalata e il vuoto spinto.
Che cosa potevo preparare al MVV?? Non avevo nemmeno una zucchina.
Allora mi è venuta in mente una super idea - sono andata sul terrazzo e ho colto un po' di basilico e, dato che per caso avevo i pinoli, ho deciso di fare la pasta al pesto vegan.

Mi sono lanciata nell'esperimento di un pesto senza tofu e devo dire che, dai complimenti del MVV, il risultato è stato buono.

Ecco la ricetta (senza quantità dato che ognuno può aggiustarlo a suo piacere):
Vegapesto
  • basilico fresco
  • pinoli
  • olio EVO
  • aglio
  • lievito alimentare
  • sale

Frullare il tutto assieme fino a quando non diventa cremoso. Io ho messo tanti pinoli ed è venuto leggermente "gommoso" ma era buonissimo lo stesso.

Attenzione, non fatelo troppo in anticipo perché il basilico si ossida e diventa di uno sgradevole colore scuro (non è tossico, però).

martedì 22 luglio 2008

Cena light - Pilaf di ceci e quinoa


Dato che sono sempre alla ricerca di cibi nuovi, recentemente mi sono fatta affascinare da una confezione di quinoa.

La quinoa è un cereale sudamericano che viene coltivato prevalentemente sulle ande ed è estremamente ricca di minerali (fosforo, magnesio, ferro e zinco) oltre ad essere anche priva di glutine, per cui è adatta anche per i celiaci.

Nell'aspetto assomiglia al miglio e all'amaranto, con piccoli chicchi giallini, che una volta cotti, diventano trasparenti. Il suo sapore ricorda vagamente la nocciola.


Stasera il MMV mi ha chiesto una cena leggera perché non aveva tanta fame. Allora ho pensato di usare il nuovo acquisto e così sono andata a cercare una bella ricetta che fosse nutriente ma non troppo ricca.

Il Veganomicon non tradisce mai ed ecco cosa ho cucinato stasera, con delle piccole varianti:

Pilaf di ceci e quinoa


  • 2 cucchiai olio d'oliva

  • 1 piccola cipolla tritata

  • 2 spicchi d'aglio tritati

  • 1/2 cucchiaino di semi di cumino tritati (io li ho lasciati interi)

  • 1 cucchiaio di semi di coriandolo (io ne ho messo meno perché al MMV non piace tanto)

  • 1/2 cucchiaino sale

  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro

  • 225 g quinoa

  • 1 confezione ceci in scatola

  • 1/2 l brodo vegetale

In una casseruola con i bordi alti fare soffriggere la cipolla nell'olio fino a quando diventa traslucida.


Aggiungere l'aglio tritato, il sale, il pepe, il cumino, il coriandolo e il concentrato e far andare per altri 2 minuti circa; poi mettere la quinoa e fare tostare per un paio di minuti.


Infine aggiungere i ceci e il brodo e portare ad ebollizione. Quando inizia a bollire, abbassare il fuoco al minimo, tappare la pentola e far andare per circa 15 - 20 minuti, fino a quando l'acqua sarà tutta assorbita.


Mescolare ogni tanto e controllare che non si attacchi.


Il marito ha apprezzato molto e ne è avanzata in quantità, così che anche la cena di domani è assicurata.


venerdì 18 luglio 2008

Tabelle di conversione - USA vs. ITALIA

Non riesco a capire perché ma i libri americani e inglesi sono, quasi sempre, migliori dei nostri: grafica bellissima, ricette interessanti e foto che fanno venire l'acquolina in bocca. Io, personalmente, detesto i libri di cucina senza foto (Veganomicon è l'eccezione alla regola). Anche l'occhio vuole la sua parte!
Inoltre c'è un maggior interesse e rispetto per le cucine alternative, vegetariana e vegan in primis.
Con i libri americani, però, si presenta sempre il problema della conversione dei pesi, dal sistema imperiale (quello USA) a quello metrico.
Tanti anni fa comprai un librettino americano che possiede una comodissima tabellina di conversione, che uso sempre quando eseguo una ricetta da un libro USA.
Ho pensato allora di aiutare tutte le cuoche come me, pubblicando una piccola tabella delle misure più frequenti.

  • 1 ounce (oncia) - 28 g
  • 1/4 pound (libbra) - 112 g
  • 1/2 pound - 225 g
  • 3/4 pound - 340 g
  • 1 pound - 450 g
  • 1 1/4 pound - 560 g
  • 1 1/2 pound -675 g
  • 1/4 cup (tazza) - 56 g
  • 1/2 cup - 110 g
  • 3/4 cup - 170 g
  • 1 cup - 225 g
  • 4 1/2 cups - 1 kg

E adesso le temperature:

  • 225 F - 110° C
  • 300 F - 150° C
  • 350 F - 180° C
  • 375 F - 190° C
  • 400F - 200° C
  • 500 F - 250° C

mercoledì 16 luglio 2008

Ganache al cioccolato

Chiariamo subito una cosa - non è passato un mese e mezzo da quando ho scritto il post sui cupcakes al cioccolato. Avevo iniziato a preparare i post tempo fa ma li ho pubblicati solo ieri e non sono riuscita a cambiare la data di pubblicazione.

Sono nuova e non so ancora bene usare questa tecnologia ;) !

Ok, passiamo a cose più divertenti.

Cosa sarebbe il mondo senza una buona e ricca crema al cioccolato? Et voilà, ecco la ricetta della ganache al cioccolato vegan.

Potete glassarci i cupcakes o anche una torta e con quella che avanza potete preparare dei golosissimi tartufi. Oppure, se preferite, potete mangiarvela tutta a cucchiaiate, davanti alla TV, come fanno nei telefilm americani con le confezioni famiglia di gelato.

Ganache al cioccolato
  • 55 g latte di soia
  • 113 g cioccolato amaro, tritato a pezzi piccoli e relativamente uniformi
  • 2 cucchiai sciroppo d'acero
  1. In una piccola pentola portare il latte di soia ad una leggera ebollizione. Togliere subito dal fuoco e aggiungere subito la cioccolata e lo sciroppo d'acero. Mescolare il tutto con una spatola di gomma fino a quando la cioccolata sarà completamente sciolta.
  2. Mettere a raffreddare e usare quando avrà la consistenza desiderata.

Questa glassa tende a solidificarsi molto, per cui tenetene conto.



lunedì 9 giugno 2008

Mmmhh, cupcakes!!




Nell' ultimo viaggio a Londra in cui ho avuto tempo di fare un giro (cosa che non capita MAI) e di allontanarmi dall'ufficio, sono riuscita finalmente a comprare il mitico libro "Vegan Cupcakes take over the World".

Così domenica ho pensato di rallegrare il MMV (marito mezzo vegano) sperimentando i cupcakes al cioccolato con la copertura di ganache del suddetto libro.

Beh, la copertura è effettivamente eccezzionale ma i cupcakes non mi hanno soddisfatta al 100%, si sente che manca l'untuosità de burro. Però si fanno mangiare comunque!!!

Ne abbiamo anche dati due ai suoceri onnivori, che hanno apprezzato molto.

Per chi non avesse ancora il libro, questa è la ricetta per i tortini, mentre la glassa la metto nel prossimo post:

Per i cupcakes "Basic Chocolate Cupcake"
  • 220 g latte soia
  • 1 cucchiaino aceto di mele
  • 165 g zucchero
  • 73 g olio di girasole o di oliva (non extravergine - ha troppo sapore)
  • 1 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 220 g farina
  • 73 g cacao
  • 1/4 cucchiano di bicarbonato di soda
  • 1/2 cucchiaino di lievito per dolci
  • 1/4 cucchiaino di sale

  1. Riscaldare il forno a 50 gradi- mai preriscaldare il forno per i dolci a una temperatura troppo alta, uccide il lievito e i dolci vengono male (vecchio trucco di un pasticciere tedesco).

  2. Mischiare in una ciotola il latte di soia e l'aceto di mele; lasciare il tutto da parte per una decina di minuti, in modo che il liquido "cagli". Sembrerà latte andato a male, con una parte liquida e una specie di caglio galleggiante. Non vi preoccupate, va bene così.

  3. Aggiungere al latte cagliato lo zucchero, l'olio e l'estratto di vaniglia e frullare fino a quando sarà spumoso. In un'altra ciotola setacciare assieme la farina, il cacao, il bicarbonato, il lievito e il sale.

  4. Unire in due round la parte secca a quella liquida, mescolando bene. Qualche piccolo grumo va bene.

  5. Versare l'impasto nello stampo da muffin foderato con i pirottini di carta, riempiendoli per circa 3/4 della loro capacità. Mettere in forno e alzare la temperatura a 180°; cuocere per circa 18 - 20 minuti, o fino a quando uno stuzzicadenti esce pulito. Togliere dal forno e lasciare raffreddare su una griglia.

Se si vuole glassarli, i cupcakes devonoe ssere perfettamente freddi, altrimanti la copertura si scioglie.

La foto rappresenta una delle mie creazioni, arricchita ulteriormente da zuccherini colorati. Mi dispiace per la qualità della foto, mi devo impegnare molto in questo campo ;) !!


Benvenuti!

Ciao a tutti!

Questo blog nasce dall'idea di condividere e sperimentare ricette vegane, dando spunti e consigli a chi, come la sottoscritta, lavora e la sera ha poco tempo da dedicare alla cucina, pur amando molto cucinare.
Inoltre, credo che la scelta vegan sia quella che va bene a tutti: vegan, vegetariani, ecologisti, intolleranti, diabetici, a dieta e onnivori, grandi e piccini.
Sarà quindi interessante e, spero divertente, scambiarsi punti di vista, commenti e ricette.
Buon appetito!!